novembre 12, 2009
Polanca, credendosi un parlamentare del pdl, ha chiesto la parola. "Ne ha facoltà" gli ha risposto Bulgaria, credendosi presidente.
"Signor presidente, onorevoli colleghi, per fare il processo più breve ci sono due possibilità e con entrambe dobbiamo agire sulla parola. Ne dobbiamo, cioè, tagliare una parte, proprio per ridurne le dimensioni che rendono così elefantiaca la nostra giustizia. Avremmo potuto scegliere la prima strada, pronunciarci a favore della prima ipotesi, dire, in sostanza, che d’ora in avanti la buona giustizia si baserà solo sul Pro. Più che dimezzando, dunque, i tempi di pronunciamento. Ma il termine Pro, che indubbiamente avremmo preferito, si sarebbe prestato a facili strumentalizzazioni. Con quel "Pro" di Processo, qualcuno avrebbe, con malafede, costruito la locuzione latina (o sarda, se meglio credete) che fa intendere il vantaggio di una parte. Già li sentivamo i magistrati bolscevichi ripetere quella orribile frase: pro domo sua, proprietario, progetto, protervia, proproproprò. Per questo, onorevoli colleghi, abbiamo preferito mantenere la seconda parte e tagliare la prima. Solo per questa ragione, per non dare argomenti al facile sarcasmo".
Bulgaria si è alzato in piedi e ha fatto un applauso silenzioso.
in fondo, a destra.
come sempre.
:)) :)) :))
geniale
Polanca cantò anche Dyana, a grande richiesta
Che testa fina che ha questo ragazzo! un bijoiux:)
Azz, ma allora devo assolutamente farmi un bagno nel latte d’asina!
Sono o non sono altera? 😉
tumbulamento vi fu.
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